Diritto bancario
Assistenza alle imprese
Molti imprenditori vivono momenti di difficoltà a causa di posizioni debitorie maturate nei confronti degli istituti bancari, derivanti da aperture di credito in conto corrente o da altre tipologie di finanziamento.
Non di rado, tuttavia, dall’esame dei conti correnti e dalla documentazione contrattuale, si può riscontrare l’applicazione, da parte della banca, di interessi passivi ad un tasso superiore rispetto a quanto concordato con il cliente, o comunque rispetto a quanto consentito dalle norme, nonché di spese, commissioni od altri oneri non correttamente pattuiti.
L’addebito di interessi e di oneri non dovuti, unito all’effetto anatocistico, comporta un significativo aumento, non legittimo, dell’esposizione debitoria.
L’attività dello Studio preliminarmente prevede l’esame della documentazione contabile (estratti conto mensili e riassunti scalari trimestrali, relativamente alle aperture di credito in conto corrente), nonché della documentazione contrattuale.
Laddove il cliente non possegga integralmente tali documenti, lo Studio provvede alla relativa richiesta direttamente all’istituto bancario interessato, ai sensi di quanto previsto dall’art. 119 del Testo Unico Bancario. Lo Studio si occupa altresì dell’acquisizione, con richiesta presso la Centrale Rischi della Banca d’Italia, della visura dei rapporti bancari intestati al cliente. Tale documento è spesso di notevole importanza ai fini della verifica dell’importo affidato nel corso del rapporto contrattuale.
L’esame della documentazione avviene quindi in collaborazione con un consulente contabile, con decennale esperienza, quale perito di parte, nei contenziosi bancari.
Viene effettuato il ricalcolo del saldo di conto corrente che, in una materia complessa quale il diritto bancario, soggetta anche a diversi orientamenti della giurisprudenza, può comportare diverse ipotesi alternative, in dipendenza delle contestazioni che si reputi opportuno, sotto il profilo giuridico, operare nei confronti della banca.
Tale attività può essere svolta sia per contestare le richieste di un istituto bancario, ad esempio per opporsi ad un decreto ingiuntivo, sia per accertare il corretto saldo di un conto corrente ancora operativo, prima che l’istituto di credito agisca in giudizio, sia per chiedere alla banca il rimborso delle somme pagate in eccesso rispetto ad un rapporto di conto corrente già estinto.
Le valutazioni del caso vengono effettuate con il dovuto pragmatismo, adottando iniziative finalizzate ad addivenire a risultati concreti, in linea con le aspettative del cliente.
A seguito dell’esame della pratica, il contenzioso, fatta salva la necessità di presentare una tempestiva opposizione ad un decreto ingiuntivo della banca, si svolge in una prima fase stragiudiziale, considerato che il diritto bancario prevede il ricorso preventivo, obbligatoriamente, all’istituto della mediazione.
Qualora la mediazione non dia esito positivo, si può procedere in sede giudiziale. In diversi casi i contenziosi che approdano alla fase giudiziale possono concludersi con un accordo tra le parti in tempi relativamente brevi, in conseguenza delle modalità dettate dal Giudice per effettuare il ricalcolo del saldo, dunque evitando i tempi di attesa di una sentenza.
Il compenso per l’attività dello Studio Legale e del consulente contabile viene previamente concordato con il cliente, in forma scritta, ed è commisurato all’effettiva utilità conseguita.